“L’importanza dell’ergonomia nell’arredamento d’interni”

Una delle cose che mi accomuna a Micol è sicuramente la curiosità e quindi la voglia di imparare sempre di più.
Verso maggio sentivamo il bisogno di dare una svolta a questa primavera che si faceva attendere così ci siamo dette: perché non facciamo un corso di aggiornamento?
Dopo un bel po’ di ricerca Micol
ha trovato dei webinar da guardare comodamente in studio o a casa ed abbiamo cominciato.
In questo momento siamo alla quinta lezione: “L’importanza dell’Ergonomia nell’arredamento d’interni”, che è anche quella che più ha colto il mio interesse, un po’ perché mi ha ricordato gli anni di università, un po’ perché ho sempre amato progettare con il buon senso (un oggetto non deve essere solo bello, ma deve avere anche la massima usabilità da parte dell’utente).

Ma cominciamo dalle basi, cosa significa “ergonomia”?
In senso letterale l’ergonomia è la disciplina che studia la migliore integrazione tra lavoro umano, macchina e ambiente di lavoro.
In particolar modo, all’interno dell’ambiente casa, l’ergonomia è lo studio e la progettazione delle attrezzature e delle postazioni di lavoro finalizzata a migliorare la postura e alleviare i carichi sul corpo.
L’applicazione dell’ergonomia nella progettazione di prodotti d’arredo è un fattore importante che si ripercuote sulla salute complessiva, la sicurezza e il benessere degli individui.

La progettazione ergonomica dei mobili deve tener conto dei seguenti fattori:
• dimensioni dei mobili adatte alle dimensioni della popolazione di utilizzatori previsti;
• benessere, sicurezza e comfort degli utilizzatori;
• mobili che soddisfano le necessità del compito / lavoro che gli utenti devono svolgere;
• garantire la libera interazione tra l’utente e l’apparecchiatura (compresi i mobili);
• il tempo trascorso sul luogo di lavoro (per esempio il tempo trascorso seduti o in piedi);
• sicurezza dell’arredamento che non dev’essere fonte di rischio di lesioni durante l’uso previsto;
• prevedibile uso improprio dei mobili e sue conseguenze;
• garantire mobili in grado di ospitare dispositivi IT (schermi, CPU, bracci per il monitor) in modo sicuro;
• capacità degli utenti di muoversi liberamente sul loro posto di lavoro e capacità di adottare una serie di posture comode e dinamiche senza essere limitati dall’arredamento;

Ma passiamo ad un esempio pratico:
Ricordate la sedia basculante, senza schienale e con il poggia ginocchia? Ecco quella è un chiaro esempio di seduta ergonomica.
È la sedia svedese! Ed è in grado di supportare il corpo in tutte quelle situazioni in cui devi stare seduto e mantenere una buona posizione mentre lavori. Facendoti allineare la schiena, il collo e le spalle in una posizione completamente naturale, la sedia svedese permette di stare in una corretta posizione.

Questi principi di ergonomia possono essere applicati anche per la disposizione stessa degli oggetti all’interno di un ambiente in modo da rendere più fruibile l’ambiente stesso, ad esempio in cucina quando si va a collocare un pensile a muro bisognerà tener conto dell’altezza media della famiglia che ne usufruirà, oppure in salotto bisognerà calcolare bene a che distanza installare la TV dal divano per non incorrere in problemi di vista.

Tanti sono gli aspetti da tenere conto quando si arreda una nuova casa, non basta avere buon gusto nello scegliere il colore o lo stile giusto, ma ci vogliono anche conoscenze tecniche ed empatia con i bisogni dei fruitori! Per questo arrediAmo. 🙂