Consigli su come arredare un soggiorno grande

Avere una casa dagli ambienti ampi è un privilegio ormai raro, in contrasto con le speculazioni edilizie degli ultimi anni. Eppure se si acquista o si eredita un appartamento costruito tra gli anni 50 e 70 del secolo scorso, o che si trovi in un palazzo nobiliare di altri tempi, si affronterà l’incombenza di dover arredare un soggiorno grande e non sapere come procedere. É infatti molto più difficile gestire un ambiente spazioso che uno piccolo ed è comune venire colti dal senso di paura del vuoto, magari finendo per inserire fin troppi pezzi di arredamento! Proviamo quindi, a vedere come organizzare lo spazio e poi come arredare un soggiorno grande in modo che risulti bello e armonioso.

Intanto è consigliabile distinguere le zone per funzioni, visto che uno spazio ampio si presta ad accogliere più di una funzione. Se in una zona living di dimensioni standard ci ritroviamo spesso ad essere obbligati a posizionare i divani, il televisore o la libreria nel solo spazio che possa accoglierli, in un salone molto ampio bisognerà invece capire dove disporre ogni cosa. Evitate di mettere i divani da una parte e due poltrone agli angoli, solo per riempire la stanza.

Lo spazio va organizzato secondo specifiche funzioni: zona relax, area tv, zona pranzo, etc. Provate a tenere a mente i percorsi che fate quotidianamente, il vostro modo di muovervi per casa, e fate in modo che a colpo d’occhio lo spazio riveli la sua organizzazione.

I tappeti rappresentano un ottimo modo per inquadrare lo spazio e definire le zone all’interno dispazi indistinti. Possono essere messi tra i divani o sotto il tavolo da pranzo, individuando e differenziando immediatamente le aree. Se lo spazio è particolarmente generoso può verificarsi che le zone funzionali, come prima descritte, appaiano staccate a discapito dell’armonia di tutto il soggiorno. Per creare unione tra le parti si può sfruttare il soffitto. Ad esempio realizzare una trama continua, tramite dei riquadri in legno o gesso, o sviluppare un motivo decorativo uniforme che consentirà di leggere l’ambiente in modo unitario ed immediato. Molto spesso i saloni grandi si presentano come rettangoli allungati. In questi casi è consigliabile organizzare le aree in successione, incolonnando la zona conversazione e la zona pranzo una dopo l’altra. Evitate, se possibile di accostare tutto su un lato per avere la possibilità di muoversi più agevolmente per la stanza e dare agli arredi la giusta importanza. Le pareti hanno un ruolo importante nell’arredamento di un grande soggiorno. Possiamo così ottenere un ottimo risultato enfatizzando solo una parete magari rivestendola per intero e rendendola protagonista di tutto lo spazio con mensole di legno e gioco di pieni e di vuoti facendola diventare una libreria centrale. In alternativa si potrebbe riempire la parete con quadri, magari di dimensioni e generi diversi, ottenendo lo stesso magnetico effetto. In questo modo viene catturato lo sguardo, che evita di smarrirsi su elementi secondari e abbiamo dato così personalità all’ambiente. Un ultimo consiglio ma non meno importante è disporre con ordine. È vero che un salone grande consente di esporre tanti pezzi belli ricevuti o acquistati nel tempo, ma questo va fatto seguendo la regola dell’ordine. È bene procedere disponendo i mobili all’interno di quadrati o rettangoli immaginari, secondo i criteri di simmetria ed equilibrio. L’uso di tappeti sarà di aiuto anche in questo caso.

Per concludere vi consigliamo di prevedere più punti focali, ossia un elemento che catturi subito l’attenzione legando con il resto che si trova nella stanza. Nel caso di un salone di grandi dimensioni si inseriranno più punti focali di modo che lo sguardo possa muoversi per la stanza saltando dall’uno all’altro. Un suggerimento è quello di inserire all’interno dello spazio un mobile a contrasto, qualcosa di inaspettato che, per forma, stile o colore spezzi lo schema generale.

8 trucchi per una stanza più grande

Cominciamo con lo sfatare un falso mito: lo stile non è una questione di spazio.  Anche con ridotti mq a disposizione si può far sembrare più grande una stanza. Basteranno piccoli stratagemmi e scelte intelligenti: dalla scelta dei colori delle pareti, alla posizione dei punti luce, dall’uso di specchi e tappeti alle tende tono su tono: nulla va lasciato al caso. L’obiettivo è ingannare l’occhio e fare si che quello che percepisce sia uno spazio più grande di quanto non sia in realtà. Seguite i nostri consigli per diventare prestigiatori dello spazio.

L’uniformità è un’ottima carta da giocare per ingannare la percezione, ma non deve necessariamente tradursi in monocromia. Il consiglio è quello di giocare con le scale di colore: è innegabile che la filosofia del “tutto bianco” esalti la luminosità e che l’uso di un unico colore amalgami lo spazio rendendo più difficile definire i confini, tuttavia optando per una palette di toni neutri e colori tenui lo spazio sarà comunque luminoso e avrà un po’ di personalità in più.

Creare delle zone funzionali e poi definirle con l’uso dei tappeti è un modo semplice per far sembrare l’ambiente più grande. Quello giusto avrà un colore che non contrasta troppo col pavimento, né una dimensione eccessivamente ridotta.

La luce ha un ruolo fondamentale per aggiungere qualità e atmosfera all’ambiente. Il consiglio è quello di evitare l’illuminazione centrale e utilizzare più punti luce. Si eviterà di creare un unico punto focale, dando all’ambiente più ritmo e movimento.

Sì alle tende, ma solo se di tessuti leggeri e dai colori il più possibile vicini alla parete. L’atmosfera sarà più ariosa se verrà sfruttata il più possibile la luce naturale che proviene dalle finestre.

Da non dimenticare lo specchio che con i suoi giochi di riflessione che duplicano lo spazio sono un grande classico.

Il vuoto è una presenza importante. L’occhio che trova delle pause tende a leggere lo spazio con chiarezza, apprezzandone al meglio ogni centimetro. Per ottenere il risultato basterà lasciare vuoto qualche ripiano.

I pezzi giusti da inserire in un ambiente non molto grande non sempre sono quelli di piccole dimensioni. In questo caso la madia in legno, può aiutare a far sembrare lo spazio più grande. Inoltre meglio preferire mobili sospesi o con i piedini che occupano l’ambiente con più leggerezza.

Infine guidare lo sguardo attraverso l’ambiente è un piccolo trucco per ampliarlo. Si può inserire una libreria oppure un panca o un contenitore che occupi tutta una lunghezza.

Ritorno al vintage

La parola vintage deriva dal francese antico vendenge ( a sua volta derivante dalla parola latina vindemia) e indica in senso generico i vini d’ annata di pregio. Non c’è una definizione precisa ma si può dire che si tratta della tendenza a riportare in vita oggetti del passato che abbiano una caratteristica riconoscibile del loro periodo di appartenenza.

Dagli abiti, agli accessori e soprattutto dal design d’ arredo, lo stile vintage si inserisce con eleganza riportando romanticismo, forza e colori, mettendo in risalto lo stile del ‘900, decennio per decennio dagli anni’20 agli anni ’80.

La realtà contemporanea, costellata di crisi, di risparmio e di recupero, ha sicuramente accentuato questa pratica di rianimare oggetti dimenticati. Infatti non potendo comprare, quale miglior soluzione se non vestirsi con gli abiti della nonna, arredare casa dando nuova vita e tinteggiatura al legno, cambiare una parete con colori e fantasie pop? Ecco allora che corde, mobiletti, nappe, cassette di legno diventano tesori speciali e il mercatino del baratto e dell’usato si trasforma nel nuovo centro commerciale della creatività! La data di inizio della produzione oggi considerata vintage, sono gli anni ’30, ma resta un’indicazione vaga, si possono trovare oggetti utilizzabili oggi anche nell’arredamento anni ’20. L’importante è essere bravi a dare nuovo splendore agli oggetti rivisitandoli e riuscire a farli sentire a proprio agio anche ai giorni nostri. Il senso poi di esclusività che si ha quando riusciamo ad accappararci e sistemarci in casa un pezzo unico non ha prezzo. Forse dopo tanti anni passati a creare e ad avere tutti gli oggetti prodotti in serie adesso necessitiamo di qualcosa di esclusivo, individuale che ci riporti alle nostre origini, che ci dia carattere e identità. Un pezzo vintage è unico proprio come lo siamo noi. Ricordate che un pezzo per essere definito vintage deve avere più di 20 anni ed essere appartenuto ad altre persone.

I puristi del genere affermano che sono vintage gli oggetti e i capi pre 1960, mentre quelli post 1960 sono da considerarsi retrò. Il vintage è innovazione in quanto per costruire un mondo migliore bisogna guardare alla nostra storia e la moda in quanto arte si adegua. Adesso diamo qualche chicca a chi ha intenzione di integrare nel proprio arredo magari moderno oggetti ed elementi un po’ datati.

Ad esempio una consolle, delle sedie, tavolini o una vecchia radio nel soggiorno impreziosiscono l’ arredamento senza appesantire e scontrarsi troppo con lo stile di casa. Il rischio infatti che corriamo è quello di riempire con troppi elementi vintage e appesantire l’ ambiente in modo eccessivo. Dobbiamo calibrare e creare armonia con qualche elemento sparso che richiami al passato ma che faccia si che l’ambiente risulti moderno e rivisitato. Ora vediamo a quale epoca apparteniamo e quali sono gli anni che preferiamo.

L’ arredamento anni ’50 americano è quello che associamo alla famosa serie Happy days o al musical Grease. Sgabelli in acciaio cromato, divanetti imbottiti in pelle dalle tonalità audaci, poltroncine dalle forme compatte e rigide, tutto era tirato a lucido, sapeva di nuovo tanto da apparire quasi finto.

Lo stile anni ’60 è caratterizzato da un cambiamento delle forme, dei colori e dei materiali che sotto l’influenza della pop art divengono innovativi, allegri ed estrosi. La fanno da padrone fantasie sgargianti e geometriche di rivestimenti e tessuti. Tinte fluo e colori intensi su mobili come ad esempio giallo, fucsia, arancio, verde, viola, blu elettrico e rosso e il bianco e il nero abbinati ad elementi ultracolorati. Superfici con linee e forme geometriche originali e ancora fresche. Plastica, grande protagonista plasmata per costruire molti prodotti con semplicità e a basso costo.

Gli arredi anni ’70 invece sono caratterizzati dall’utilizzo di tinte forti come verde brillante, turchese, giallo oro, e marrone: per questo bianco e nero cedono il posto a fiori e decorazioni soprattutto in bagno e in camera da letto. Complementi invece lucidi di vetro o di pelle come di metallo e legno (teak e pino). Disegni grandi e luminosi con motivi grafici in camera e nel soggiorno, piattaie colorate in cucina di solito arancio a contrasto con mobili e pensili scuri e lucidi e sedie con schienale alto, spesso rivestito in vinile brillante. Fu il periodo del colore nella progettazione di interni e da lì in poi il colore è rimasto sempre presente fino ai giorni nostri.

Insomma lo stile vintage continuerà ad essere presente nelle nostre abitazioni e con l’aiuto di designer e creativi a dare nuovi utilizzi ad oggetti scovati nei vari mercatini.

Eiffel: una sedia evergreen dal 1950

C’era una sedia su cui tutti ci siamo seduti almeno una volta…

Volevo che l’incipit di questo articolo fosse come quello di ogni fiaba che si rispetti, perché la storia di questa sedia ha tutte le caratteristiche per esserlo. 🙂

Nata 70 anni fa dall’unione e dall’amore dei due coniugi progettisti Charles e Ray Eames, volevano dare il massimo con il minimo, puntare ad una produzione di massa con un oggetto che potesse essere utilizzato da tutti in ogni ambiente e così nacque Eames Plastic Chair la prima vera sedia in plastica, che vinse il secondo premio al concorso ‘Low cost’ indetto dal MoMA nel 1948 e che dal 1950 viene prodotta in serie.

Si tratta del primo vero progetto pensato per rendere la vita di tutti più comoda e soprattutto più facile, perchè la Eames Plastic Chair è stata pensata per avere un costo contenuto ed è per questo che la sua diffusione è stata rapida e planetaria.
In sala d’attesa di un dottore oppure in un ufficio pubblico se c’è una cosa che non manca è una Plastic Chair, con o senza braccioli…perché ovviamente ne sono state fatte diverse versioni tra cui la versione “Eiffel” che negli ultimi tre anni è diventata oggetto di tendenza per le nostre case!

Sicuramente l’avrete vista online o in qualche rivista di design: la base della Eames Plastic Chair è in metallo intrecciato e si ispira alla Tour Eiffel, ed oggi Vitra è l’azienda svizzera che l’ha riprodotta fedelmente nelle due versioni: sedia da tavolo e poltroncina con braccioli; in diversi colori (bianco, nero, rosso, verde acido ecc.) e diverse varianti (imbottita o meno, con le gambe in legno o in ferro, persino nella versione sedia a dondolo).

Siete tipi da arredamento nordico dalle linee geometriche o magari più rivolti al vintage dai dettagli retrò? Niente paura Eames Plastic Chair grazie al suo stile versatile si adotterà benissimo ad ogni tipo di ambiente.

Arredamento e Feng Shui

Il Feng Shui è una disciplina antica basata sulla filosofia cinese che mette lo sviluppo degli eventi naturali Yin e Yang in relazione alla nostra energia vitale il Ch’i e l’armonia fra i due principi. Lo Yin è il principio umido oscuro e femminile dell’ universo mentre lo Yang è il principio caldo luminoso e maschile. Lo Yin è rappresentato dall’acqua mentre lo Yang è il vento infatti aria e acqua sono indispensabili per la vita è l’ armonia fra i due principi regge il mondo. Secondo questa filosofia anche la sistemazione delle stanze, il design, la geometria delle nostre case, il colori e i materiali utilizzati incidono sul nostro benessere in base al flusso e a positività o negatività del nostro Ch’i personale. In un’ abitazione secondo il Feng Shui sono molti i consigli da seguire per raggiungere un benessere psichico per chi l’abita.

Vediamo insieme alcune regole da poter applicare alle nostre case per avvicinarci a questa filosofia. Intanto la pianta della casa deve essere preferibilmente quadrata o rettangolare senza angoli troppo appuntiti ed estremità troppo sporgenti. Tutto ciò per evitare punti morti che però possono essere attenuati posizionando mobili alti.

La disposizione delle camere deve seguire i punti cardinali e il suo orientamento. L’ ingresso è preferibile a sud il punto da cui proviene la maggior parte dell’ energia e così le stanze destinate alle relazioni sono da posizionare sempre sul solito lato. Per quanto riguarda l’uso del colore essi vanno adeguati in base ad ogni ambiente. In salotto colori come l’arancione il rosso o il giallo facilitano la conversazione in famiglia o fra amici. Il blu, il verde e le sue declinazioni nelle camere da letto favoriscono il relax e il sonno ristoratore mentre il rosa stimola il romanticismo e la passione. Il giallo si utilizza anche in cucina perché stimola l’ appetito e dona energia fin dall’inizio della giornata. Anche l’ordine è una regola fondamentale del Feng Shui. Prima di spostare divani e letti bisogna necessariamente liberarsi del superfluo- l’accumulo di oggetti non utilizzati e il disordine impediscono il fluire delle energie positive e possono creare delle situazioni di stasi che influiscono negativamente sul benessere della vita domestica. La disposizione dei mobili nel Feng Shui prevede che il salotto o il divano sia posizionato rivolto verso la porta d’ingresso come simbolo di accoglienza e ospitalità e collocato con lo schienale vicino alla parete per dare un senso di protezione a chi vi si siederà.

Il letto deve invece essere posizionato in modo che non si trovi direttamente di fronte alla porta di entrata per creare maggiore relax e quiete. La porta deve essere lontana dallo sguardo mentre si cerca di prendere sonno. Gli specchi possono ostacolare il fluire delle energie positive perciò non dovrebbero esserci specchi visibili in camera da letto per non ostacolare il sonno. Una buona soluzione starebbe nel collocare lo specchio su di un’anta interna dell’armadio o in un corridoio fuori della camera dedicata al riposo notturno. Le finestre devono essere abbastanza grandi da poter sfruttare in modo ottimale la luce naturale. Invece una cucina che rispetti i dettami del Feng Shui deve essere un luogo ordinato e accogliente; la porta non dovrebbe essere posizionata alle spalle di chi cucina e i fornelli dovrebbero essere sempre puliti per favorire abbondanza e prosperità. Il forno tenuto lontano dal frigorifero e dal lavello . Per quanto concerne i materiali quelli prediletti dal Feng Shui sono materiali naturali come legno pietra e metallo (no ai materiali plastici) i pavimenti e i serramenti in legno permettono di ottenere una continuità dal punto di vista visivo tra gli ambienti naturali esterni e l’ interno della casa. Le scale dovrebbero risultare sempre armoniose,non troppo ripide e costituite sempre in materiali come pietra o legno. Per quanto riguarda gli uffici non dovrebbero mai affacciarsi su un ascensore o su una scalinata ripida poiché ciò potrebbe ostacolare la fortuna finanziaria. Insomma per ottenere il massimo beneficio dalla vita è necessario conoscere e interagire correttamente con gli elementi della natura: terra, legno, fuoco, acqua, metallo e aria. 🧘‍♀️

Souvenir che passione! Da semplice feticcio ad oggetto d’arredo.

Andare in vacanza è rilassante, divertente e stimolante fino a che non arriva quel momento in cui dobbiamo occuparci di comprare i classici souvenir da regalare. A questo punto subentra lo stress e la noia di dover scegliere tra i vari negozi per turisti le solite identiche cose, personalizzate con il nome della città in cui ci troviamo (portachiavi, calamite, statuette dei vari monumenti, penne, portamonete e chi più ne ha più ne metta), a meno che non usiamo la testa capendo quali siano le vere caratteristiche locali! Allora questo momento sarà un modo per scovare souvenir particolari che potranno diventare oggetti d’arredo anche per la vostra casa.
Ecco una lista di souvenir che non possono mancare durante i vostri viaggi:

  • Matrioske: se vi capita di programmare una vacanza a Mosca, lasciate un piccolo spazio nella vostra valigia per la matrioska. Dalle tradizionali multicolore a quelle più minimal monocromatiche, sono degli oggetti perfetti per decorare mensole e credenze.
  • Sculture in legno: dal fascino etnico, con le loro curve e sfaccettature queste sculture risalteranno subito in un ambiente dall’arredamento lineare.
  • Tappeti marocchini: il Marocco è famoso per la sua lunga tradizione tessile, se la vostra meta è questa il nostro consiglio è l’acquisto di un tappeto. Tra la varietà dei colori ci sono anche in bianco e nero, adatti ad ogni tipo di ambiente.
  • Teste di moro: vengono direttamente dalla Sicilia e sono uniche nel loro genere. Questi vasi in ceramica sono belli sia vuoti che con un bel mazzo di fiori e renderanno preziosa qualsiasi stanza della vostra casa, ma anche un angolo del vostro giardino.
  • Cappelli di paglia: quasi ogni cultura ha il proprio cappello-simbolo: il texano, il panama, quello da risaia. La collezione di cappelli in paglia è un evergreen: durante il viaggio vi riparerà dal sole, a casa valorizzerà le pareti delle vostre stanze.
  • Souvenir naturali: i più significativi rimangono sempre gli oggetti trovati per caso perchè destano in noi lo stesso entusiasmo di quando troviamo un tesoro. Potrebbero essere dei sassi o conchiglie di colore e forme particolari, o magari detriti portati dal mare o di qualche animale. Valorizzandoli con cornici o creando dei piccoli piedistalli, darete vita a delle piccole opere d’arte. 🎨

Un futuro tutto verde

La sostenibilità ormai è una cosa che ci riguarda tutti da vicino. Sempre più di frequente ci si sta adoperando per ristrutturare la propria casa con sistemi di coibentazione al fine di migliorarne l’isolamento termico, con l’installazione di impianti fotovoltaici e geotermici per usufruire dell’energia delle fonti rinnovabili oppure adottando soluzioni ecofriendly per illuminazione ed elettrodomestici. Tutte queste accortezze riducono drasticamente l’ inquinamento, e quindi migliorano lo stile di vita di chi ci abita. Se però questi interventi necessitano di tempo e preparazione per concretizzarsi, la scelta di rinnovare l’ arredamento con materiali naturali è più rapida ed è sicuramente un buon trampolino di lancio per rendere la propria casa più salutare ed ecosostenibile. La prima cosa su cui focalizzarsi sono le pareti e le vernici con cui ci appresteremo a tinteggiarle. Bando a sostanze inquinanti e dannose per la salute delle persone e dell’ ambiente e porte aperte alle vernici naturali a base d’acqua, inodore e totalmente prive di componenti nocive ed irritanti. In commercio queste vernici sono disponibili in una vasta gamma di colorazioni adatte per tutti gli ambienti e tutte le esigenze stilistiche.

Così come per le pareti, anche il materiale di cui è composto l’ arredamento può essere stato trattato con sostanze sintetiche ad esempio la formaldeide una resina a base chimica che si usa per assemblare mobili e che di ecologico non ha nulla. Privilegiamo quindi materie prime naturali, biodegradabili, riciclabili e non tossiche, come il legno. Ancora meglio se la provenienza del legno rispetta i criteri di ecosostenibilita’ e mantiene intatti gli equilibri boschivi. Non solo, il legno di qualità favorisce il benessere all’ interno di un abitazione e con il suo aroma intenso rilassa e concilia il sonno. Una buona alternativa ad altissima resistenza, durevole, versatile ed economica e soprattutto sostenibile è il bambù che a differenza del legno cresce molto più rapidamente ed è largamente disponibile (nessun rischio di alimentare la deforestazione ). Il bambù si presta per innumerevoli usi; elementi d’arredo, rivestimenti e vero e proprio materiale da costruzione. Alla nostra lista non può mancare il sughero che da re degli isolanti detiene ora lo scettro come oggetto di design. Tra le sue doti spiccano l’ impermeabilità, il suo essere ignifugo, si usa sotto forma di pannelli come isolante o per rivestimenti e il suo assemblaggio prevede collanti naturali come il lattice e il caucciù. L’ estrazione della corteccia dalla quercia da sughero avviene ogni 10 anni, il tempo che occorre perché si rigeneri un nuovo strato secondo metodi manuali che non comporta rischi per la pianta.

Insomma lasciamo la natura fare il suo corso senza metterle i bastoni fra le ruote, lei può donarci ancora preziosi suggerimenti per il benessere di tutti. 🌱

Colore e tendenze stilistiche 2018 e oltre

Tra le tendenze colore 2018 spiccano senza dubbio il blu notte il giallo curry e il bordeaux ma allo stesso tempo i colori che stanno prendendo piede parlano di richiami sempre più evidenti alla natura, toni come terracotta, verde abete, beige; ambienti monocromatici che evocano un ritorno allo stato naturale delle cose.

C’è voglia di essere un tutt’uno con la natura un po’ come succedeva nell’800 con il naturalismo inglese dove l’uomo diventa un’elemento della natura che si fonde con il paesaggio che lo circonda. È forse questa voglia a grande scala di calma, di pace e di serenità che ci sta portando verso scelte stilistiche che ammettono nei nostri interni carte da parati paesaggistiche, foglie, racemi fioriti e non fioriti, stampe floreali oversize, giungle urbane e giungle tropicali, animali come simboli che si arrampicano sui nostri muri di casa circondati dalla natura che li incornicia e li confonde. Il monocromo come grande protagonista prevede di accostare coppie di sfumature della stessa tinta in modo da creare sottili variazioni sul tema oppure per rafforzare toni vividi con nuance pastellate alla stessa famiglia. Facile però che con uno schema cromatico molto rigido la monotonia prenda il sopravvento,
ecco perché il monocromo sarà affiancato e risaltato da accenni di nero e oro. Eleganza e luce fanno quindi da cornice.

Designers e stilisti che giocano con texture e consistenze diverse: liscio contro ruvido, superfici satinate accanto a tocchi luccicanti, semplicità contro abbondanza di ornamenti. Ambienti quindi che diventano grazie ai contrasti materici giardini zen e percorsi emozionali.

Un capitolo importante va dedicato alla sostenibilità e all’ecologia. Arredi fatti di materiali naturali, trattati senza l’utilizzo di sostanze dannose e completamente atossici e riciclabili. La pietra come il legno è entrata nelle nostre case come oggetto di arredo o materiale da costruzione. Il recupero dei mobili vintage lustrati a nuovo conservano un po’ dei bei tempi andati ma rivisitati magari con colori vitaminici splendono di nuova luce e creano ambienti frizzanti. Indubbiamente le case di nuova generazione sono rivolte al passato con una vera invasione del gusto retrò, risultano intellettuali, ricercate, chic ma anche conviviali e votate a ricevere.

Il rosso grande protagonista delle tendenze 2018 impera; su mobili, tessili, sedie, arredi imbottiti, finiture o piccoli accessori. Suoi compagni nel 20182019 il color ottone e il verde in tutte le declinazioni. Insomma, aspettiamoci di vedere case piene di carattere e di contrasti cromatici energici. 💪

Il cielo in una stanza: consigli utili su come arredare gli spazi esterni

“Questa stanza non ha più pareti ma alberi, alberi infiniti…”

Ricordate questa canzone?

E a chi non piacerebbe avere il cielo in una stanza…

Beh in realtà se hai la fortuna di avere un giardino o una terrazza, con qualche piccola accortezza potrai provare la stessa sensazione che descriveva Gino Paoli 😛 perché il giardino e la terrazza in estate diventano una stanza in più!
Oggi vi daremo qualche consiglio utile per arredare alla perfezione gli spazi esterni.

Per arredare un ambiente esterno basta poco, infatti, una volta scelto lo stile, occorre acquistare gli elementi di arredo indispensabili ad ospitare amici e parenti in un ambiente accogliente ed al tempo stesso funzionale.

Come arredare il giardino/terrazza?

1. Tavolo e sedie: preferibilmente in materiali resistenti alle intemperie (come il rattan sintetico) così da poter lasciare l’arredo all’aperto anche in inverno, mentre per chi ha voglia di sbizzarrirsi col fai da te consigliamo di provare a costruire un tavolo con materiali di recupero, in questo modo avrete un oggetto unico ed originale.

2. E’ importante avere una buona copertura (vela, gazebo, ombrellone, etc) per le ore serali (per proteggersi dall’umidità) e durante le ore di sole (per avere una zona ombreggiata). Il nostro consiglio è quello di scegliere versioni richiudibili, così da gestire al meglio gli spazi.

3. Utile un buon sistema di illuminazione (che permette di avere luce soft, per le serate romantiche, e luce viva per le serate a festa!)

4. Arredare un giardino non significa acquistare un tavolo con 4 sedie ed un ombrellone, ma bisogna predisporre anche una zona confortevole magari inserendo cuscini, teli o una bella amaca, in questo modo sia voi che gli ospiti non sarete costretti a stare per forza su una sedia attorno al tavolo, ed è proprio questo potere di scelta che renderà il vostro spazio accogliente.

5. In un giardino che si rispetti, non può mancare il barbecue, il protagonista indiscusso dei party all’aperto. E per chi non ha problemi di spazio un’ottima idea sarebbe anche la realizzazione di una cucina esterna.

6. Infine, ma non per ultima, la musica: il nostro consiglio? Niente tv! L’unica cosa di cui avete bisogno è di una piccola cassa bluetooth da collegare al vostro smartphone e la musica farà da colonna sonora alla vostra serata. In alternativa se avete più spazio potreste pensare di acquistare una torre multimediale, si trova facilmente in tutte le grandi catene di elettronica e su amazon a prezzi totalmente accessibili e con una potenza maggiore, perfetta per party e serate in compagnia.

Pronti anche voi ad avere il cielo in una stanza? 🙂

“L’importanza dell’ergonomia nell’arredamento d’interni”

Una delle cose che mi accomuna a Micol è sicuramente la curiosità e quindi la voglia di imparare sempre di più.
Verso maggio sentivamo il bisogno di dare una svolta a questa primavera che si faceva attendere così ci siamo dette: perché non facciamo un corso di aggiornamento?
Dopo un bel po’ di ricerca Micol
ha trovato dei webinar da guardare comodamente in studio o a casa ed abbiamo cominciato.
In questo momento siamo alla quinta lezione: “L’importanza dell’Ergonomia nell’arredamento d’interni”, che è anche quella che più ha colto il mio interesse, un po’ perché mi ha ricordato gli anni di università, un po’ perché ho sempre amato progettare con il buon senso (un oggetto non deve essere solo bello, ma deve avere anche la massima usabilità da parte dell’utente).

Ma cominciamo dalle basi, cosa significa “ergonomia”?
In senso letterale l’ergonomia è la disciplina che studia la migliore integrazione tra lavoro umano, macchina e ambiente di lavoro.
In particolar modo, all’interno dell’ambiente casa, l’ergonomia è lo studio e la progettazione delle attrezzature e delle postazioni di lavoro finalizzata a migliorare la postura e alleviare i carichi sul corpo.
L’applicazione dell’ergonomia nella progettazione di prodotti d’arredo è un fattore importante che si ripercuote sulla salute complessiva, la sicurezza e il benessere degli individui.

La progettazione ergonomica dei mobili deve tener conto dei seguenti fattori:
• dimensioni dei mobili adatte alle dimensioni della popolazione di utilizzatori previsti;
• benessere, sicurezza e comfort degli utilizzatori;
• mobili che soddisfano le necessità del compito / lavoro che gli utenti devono svolgere;
• garantire la libera interazione tra l’utente e l’apparecchiatura (compresi i mobili);
• il tempo trascorso sul luogo di lavoro (per esempio il tempo trascorso seduti o in piedi);
• sicurezza dell’arredamento che non dev’essere fonte di rischio di lesioni durante l’uso previsto;
• prevedibile uso improprio dei mobili e sue conseguenze;
• garantire mobili in grado di ospitare dispositivi IT (schermi, CPU, bracci per il monitor) in modo sicuro;
• capacità degli utenti di muoversi liberamente sul loro posto di lavoro e capacità di adottare una serie di posture comode e dinamiche senza essere limitati dall’arredamento;

Ma passiamo ad un esempio pratico:
Ricordate la sedia basculante, senza schienale e con il poggia ginocchia? Ecco quella è un chiaro esempio di seduta ergonomica.
È la sedia svedese! Ed è in grado di supportare il corpo in tutte quelle situazioni in cui devi stare seduto e mantenere una buona posizione mentre lavori. Facendoti allineare la schiena, il collo e le spalle in una posizione completamente naturale, la sedia svedese permette di stare in una corretta posizione.

Questi principi di ergonomia possono essere applicati anche per la disposizione stessa degli oggetti all’interno di un ambiente in modo da rendere più fruibile l’ambiente stesso, ad esempio in cucina quando si va a collocare un pensile a muro bisognerà tener conto dell’altezza media della famiglia che ne usufruirà, oppure in salotto bisognerà calcolare bene a che distanza installare la TV dal divano per non incorrere in problemi di vista.

Tanti sono gli aspetti da tenere conto quando si arreda una nuova casa, non basta avere buon gusto nello scegliere il colore o lo stile giusto, ma ci vogliono anche conoscenze tecniche ed empatia con i bisogni dei fruitori! Per questo arrediAmo. 🙂